Archivio per la categoria ‘orto bio’

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programma 2014

 

Carissimo lettore, quella che hai tra le mani non è la pubblicità di un gelato, né un vecchio opuscolo risalente agli anni del boom economico, né una promozione che ti induce ad acquistare un prodotto qualsiasi che non ti servirà mai.

Quella che hai tra le mani è la programmazione estiva dello “spazio più arrazzante del centro-sud, compà!”. Zona 22 non è soltanto uno spazio, è la fine di qualsiasi illusione costruita sul nulla, è l’inizio del desiderio costruito sulla voglia di rivalsa, sulla possibilità che ognuno di noi cerca, sulla socialità di cui ognuno di noi necessita. Di fianco a noi vediamo la crisi, la disoccupazione, le parole vomitate dai telegiornali sui cibi inquinati che mangiamo, sulle acque contaminate che beviamo, ma la nostra resistenza a questo mondo inizia dalla nostra felicità, che quotidianamente siamo costretti a rubare.
Carissimo lettore, chiudersi in casa per pensare alla prossima bolletta da pagare non ti salverà da Equitalia, perciò prenditi questo opuscolo, segna le date che più ti piacciono e senza pensieri potrai ascoltare della buona musica, riflettere sul salotto-esterno preparato per gli incontri di letteratura e assistere a del buon teatro, senza il limite di dover pensare al portafogli che non hai, perché tutti gli eventi sono TOTALMENTE GRATUITI. Per questo unisciti a “chi vive in baracca, chi gioca d’azzardo, chi ama l’amore e i sogni di gloria, tanto il cielo è sempre più blù”.

ZONA 22

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IL COORDINAMENTO NAZIONALE NO TRIV A CROTONE 12 E 13 LUGLIO

La discutibile politica energetica seguita dal Governo Renzi, incline ad un rilancio delle fonti convenzionali ed alla riproposizione di un modello di sviluppo economico che, di fatto, favorisce quasi esclusivamente gli interessi delle Multinazionali del petrolio, sarà al centro dell’appuntamento estivo organizzato dal Coordinamento Nazionale No Triv per il 12 ed il 13 Luglio prossimi a Crotone.

Si tratta del II° incontro annuale, che segue la nascita del Coordinamento avvenuta a Pisticci Scalo nel Luglio del 2012.

Molti i temi all’ordine del giorno: gli esiti della Commissione internazionale Ichese sulle relazioni tra attività sismica ed attività di estrazione degli idrocarburi; la riforma del Titolo V della Costituzione; la futura legge sulla disciplina degli idrocarburi liquidi e gassosi; la mega frana marina scoperta di recente nei pressi di Crotone. Dopo l’ Assemblea plenaria con i rappresentanti presenti di altri movimenti per che si terrà Sabato 12 dalle 17,30 alle 21 su“Difesa dei Beni Comuni e revisione della Costituzione”,

 

presso i giardini ed i musei di Pitagora

 

Domenica 13 Luglio, a partire dalle ore 9,00, i soggetti e le associazioni aderenti al Coordinamento Nazionale No Triv faranno il punto della situazione, sia in riferimento alle politiche energetiche europee e nazionali, sia su specifiche questioni relative al proprio territorio di provenienza.

Importante sarà discutere e decidere su quale struttura e quali forme di organizzazione si vorrà dotare il Coordinamento Nazionale No Triv per sviluppare con maggiore incisività le proprie attività. Sarà utile in tal senso individuare i referenti regionali per lo svolgimento delle diverse attività del Coordinamento (cura dei comunicati stampa, studio dei procedimenti che interessino la singola Regione, formazione, azioni legali, organizzazione delle mobilitazioni, conduzione delle campagne informative, autofinanziamento). Cruciale sarà discutere della proposta di legge nazionale sugli idrocarburi liquidi e gassosi e di quale metodologia seguire.

 

Dopo una relazione informativa sulla mega frana marina scoperta di recente nei pressi di Crotone e sui progetti petroliferi che interessano il Mar Ionio, si metteranno a confronto le esperienze e le proposte di mobilitazione, proponendo di partire dal seguente ordine del giorno :

 

1)      Organizzazione di una campagna informativa e di opposizione alla bozza Renzi di revisione del Titolo V della Costituzione

2)      Istituzione di un Gruppo di lavoro di studio sulla SEN per l’elaborazione di proposte alternative sulle rinnovabili, per il monitoraggio delle matrici dell’acqua, dell’aria, del suolo, etc.

3)      Organizzazione di una manifestazione nazionale da tenersi entro il prossimo autunno contro le “grandi opere” ed in favore dei “beni comuni”, in collaborazione con altri movimenti: es. No TTIP, No Carbone, No Enel, No Grandi Navi, No Tav, No Nuke, No Muos, No Tap, Rifiuti Zero Combustione Zero, Forum Nazionale per l’Acqua Pubblica, etc.

Alle ore 13 seguirà il pranzo sociale.

 

Ognuno di noi è bene che all’incontro cerchi di invitare e far partecipare quanti più comitati e persone possibili. Rafforzare le idee e le proposte del Coordinamento vuol dire dargli gambe ed energie organizzative crescenti!

 

PER LE ADESIONI SI PREGA DI COMUNICARE CON CELERITA’ NELLA MAILING LIST.

PER LE PRENOTAZIONI DEI POSTI LETTO COMUNICARE CON PINO GRECO (cell 380.3638589, e-mail fabbrikandolavvenire@libero.it), CHE STA PREDISPONENDO LA LOCATION DELL’INCONTRO A CROTONE ED HA I CONTATTI CON I B&B DEL LUOGO.

 

SINTESI ROGRAMMA:

 

Sabato, 12 luglio

 

Ore 17.30 – Iniziativa pubblica su “Difesa dei Beni Comuni e revisione della Costituzione”

Ore 21.00 – Cena sociale

 

Domenica, 13 luglio

 

Ore 9.00 – Assemblea del Coordinamento Nazionale No Triv

Ore 13.00 – Pranzo

 

Per info e adesioni:

 

fabbrikandolavvenire@libero.it Pino Greco – 380.3638589

coordinamentonotriv@gmail.com

disalvatoreenzo@hotmail.com

 

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Al via l’edizione 2014 di “Cammina per il Parco”.

 

Si rinnova l’appello delle associazioni e dei cittadini per l’istituzione del Parco Nazionale della Costa Teatina

 

Giovedì 26 a Francavilla al Mare in località la Sirena prende il via “Cammina per il Parco” edizione 2014 per raggiungere, in quattro tappe, il Biotopo di San Salvo marina. Organizzato dalla Costituente per il Parco Nazionale della Costa Teatina la manifestazione ha l’obiettivo di percorrere la costa teatina, camminando lungo l’ex tracciato ferroviario, per raccogliere dati sulla flora e sulla fauna del litorale, lungo quello che dovrebbe diventare il Parco Nazionale della Costa Teatina. L’intero percorso verrà effettuato, come lo scorso anno da Marco Terrei, Andrea Natale e Lino Salvatorelli, volontari del WWF e dell’ARCI ma tutti coloro che vorranno potranno aggiungersi e vivere per mezza giornata, per un intera tappa o anche per l’intero tratto l’esperienza dell’escursione naturalistica.

 

Con la macchina fotografica e la telecamera, osserveranno il territorio cercando di cogliere i cambiamenti che hanno interessato quest’area dallo scorso anno ad oggi. Osserveranno le diverse attività che insistono sulla Costa; operatori della pesca, traboccanti, gestori di bar e bed & breakfast, venditori ambulanti e gestori di stabilimenti balneari, questi esprimeranno le loro opinioni su un territorio che da anni aspetta un Parco che li unisca sotto un unico marchio e dia loro quella opportunità che altrove produce ricchezza. Ovunque le aree protette muovono intesi flussi finanziari attraverso la valorizzazione delle risorse naturali e una attenta programmazione dello sviluppo del territorio in armonia con le peculiarità di quest’ultimo. La capacità di intercettare le poche risorse disponibili dovrebbe essere la prerogativa di una classe politica che finora non ha saputo dare le giuste riposte al tessuto economico-sociale che invece è stato volutamente spaccato tra pro parco e contro, di fonte alla possibilità di completare l’iter procedurale di istituzione del Parco. La valorizzazione dei prodotti agricoli locali come olio, vino e frutta e la creazione di una rete di punti accoglienza incrementerà la possibilità di accogliere ospiti da ogni regione d’Italia o da altre nazioni al fine di ridare vitalità a questo territorio a vocazione agricola ove le piccole dimensioni delle attività imprenditoriali sono la normalità. Nella edizione 2013 Cammina per il Parco ha rilevato le condizioni dell’ex tracciato ferroviaria ponendo l’accento sul fatto che l’erosione marina sta mettendo in pericolo la futura Via Verde e che interventi di ingegneria naturalistica saranno necessari per poterla rendere fruibile alle numerose persone che aspettano di potervi passeggiare a piedi, in bici piuttosto che a cavallo. Un ulteriore aspetto che verrà analizzato sarà la condizione degli accessi a mare, nella maggior parte dei casi realizzati abusivamente, presenti lungo le spiagge.

 

 

PROGRAMMA DELLA MANIFESTAZIONE

 

26 giugno ore 09:00/09:30 partenza da Francavilla al mare, dal pontile di Palazzo Sirena. Arrivo a San Vito marina (presso lo spazio di Zona 22), dopo aver camminato per 22 chilometri;

 

27 giugno ore 09:00/09:30 partenza dal molo di San Vito marina. Arrivo a Torino di Sangro, al Centro Visite Riserva Naturale Regionale “Lecceta di Torino di Sangro, dopo 15 chilometri;

 

28 giugno ore 09:00/09:30 partenza dalla Riserva Naturale Regionale “Lecceta di Torino di Sangro ed arrivo al Centro Visite Riserva Naturale di Punta Aderci (19 chilometri);

 

29 giugno ore 09:00/09:30 partenza dalla Riserva Naturale di Punta Aderci e arrivo a San Salvo marina, presso il biotopo costiero – Osservatorio Mediterraneo.

 

 

Costituente per il Parco Costa Teatina

Associazione WWF Zona Frentana e Costa Teatina

Associazione Arci Abruzzo

 

 

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Vasto sala Michelangelo Palazzo D’Avalos

Lunedì 23 Giugno 2014 ore 17.30

Mare e fiumi d’Abruzzo:quale futuro?

Le criticità

Augusto De Sanctis (Forum Acqua Abruzzo) – Lo stato delle acque nel chietino

Enzo Di Salvatore (Docente diritto costituzionale Università di Teramo, No Triv)- La petrolizzazione nell’Adriatico

Le alternative

Fabiano Di Berardino (Stop Biocidio Abruzzo)- Dal no ad Ombrina al parco della costa teatina.

salvatore Altiero (ass. Asud onlus)-Il risanamento ambientale. Lavoro e salute per un futuro sostenibile.

Modera

Luigi Iasci (ass. Asud)

L’acqua va al mare è un detto delle nostre parti. Purtroppo nella provincia di Chieti, dove sono presenti i corsi d’acqua dolce più inquinati d’Abruzzo, questo detto si traduce in distruzione della flora e della fauna , inquinamento e impoverimento del mare Adriatico e dei fiumi.

I fiumi abruzzesi sono ridotti a vere e proprie fogne, con il sistema di depurazione del tutto inefficace e inefficiente. Di conseguenza i corsi d’acqua sono lontani anni luce dagli obiettivi di qualità fissati dall’Unione Europea, da raggiungere entro il 2015. Il 70% dei punti di campionamento non soddisfa questo requisito a poco più di un anno dalla scadenza. Inoltre negli ultimi anni vi è anche un peggioramento della qualità e diversi fiumi sono classificati nella categoria peggiore. I fiumi del chietino mostrano diverse criticità, con particolare riferimento all’ortonese (Aielli; Moro) e alla zona frentana (Feltrino). Nel vastese è eclatante il caso del fiume Trigno in cui da anni è accertata una contaminazione da Salmonella, pericoloso patogeno la cui presenza ha determinato recentemente il divieto dell’uso a scopi irrigui dell’acqua del fiume. Tutto ciò sta avvenendo senza il dovuto coinvolgimento della popolazione e senza rispettare gli obblighi di informazione e trasparenza dettati da precise norme regionali, statali e comunitarie.

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In aggiunta le politiche energetiche nazionali, hanno individuato nel nostro piccolo mare il nuovo terreno di caccia per petrolio e gas, svendendo al miglior offerente le nostre bellezze e risorse in cambio di pochi spiccioli, tanto inquinamento, trivelle a pochi chilometri dalle coste e il rischio di una catastrofe ambientale.

Il controllo e la sensibilizzazione in materia di salvaguardia della qualità delle acque e del territorio deve diventare una delle priorità dell’agenda amministrativa regionale. Il Parco della Costa Teatina, il risanamento ambientale, la rete delle riserve regionali e dei SIC, diventano lo strumento pragmatico di riqualificazione ecologica e sviluppo economico del territorio regionale. Le politiche di conservazione ed esaltazione della nostra terra, attraverso la valorizzazione di attività produttive e turismo ecosostenibili, sono la più grande opera che possiamo progettare per il futuro dei nostri figli e delle nuove generazioni.

OSTELLO VACATION

Vorresti andare in vacanza ma sei in balia della crisi? Non hai uno stipendio per andare a Formentera? Non hai ferie retribuite? Sei disoccupato e stressato dalla vita caotica della metropoli? Stai rosicando perchè apri facebook e i tuoi amici postano foto in costume mentre tu stai schiattando sull’asfalto? Non disperare: Zona 22 è tua amica…l’Abruzzo fa per te! Uno degli stabili posti di fianco all’ex tracciato ferroviario, che divide Zona 22 dalla spiaggia, è costituito da una struttura su due livelli, con un ingresso a sé stante che si affaccia sull’orto. Al pianterreno troviamo una cucina con il caminetto, i servizi e una stanza con il forno a legna. Al piano superiore, due stanze arredate con letti e guardaroba. L’edificio è stato pulito, ridipinto, sia all’esterno che all’interno, e arredato. I servizi igienici sono stati resi agibili e la canna fumaria è stata pulita per permettere l’accensione del caminetto. Le finestre si affacciano sul mare da una parte, e sul giardino di Zona 22 dall’altra.

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All’interno di queste mura nasce l’OSTELLO DI ZONA 22, una struttura in grado di accogliere tutti coloro che desiderano sostare per uno o più giorni, con lo scopo di conoscere la bellissima Costa dei trabocchi e di prendere parte alle attività e ai laboratori che lo spazio sociale propone. La presenza di un ostello all’interno di Zona 22 offre la possibilità di un alloggio temporaneo a coloro che hanno voglia di sperimentare e sostenere pratiche di autogestione (lavori nell’orto biologico, manodopera per il restauro degli stabili, laboratori di autoproduzioni, workshop fotografici, concerti e teatro)all’interno del futuro Parco della Costa Teatina, a pochi metri dalla spiaggia di San Vito e della futura pista ciclabile, e a pochi kilometri dalle colline e dalle montagne abruzzesi.  Un progetto nato non con lo scopo di creare concorrenza alle attività ricettive presenti nel territorio (camping, hotel, B&B, appartamenti in affitto), ma al contrario come un qualcosa di differente, parallelo e del tutto compatibile. Non sono infatti previste figure professionali, profitti individuali, interessi privatistici né listini dei prezzi. Chi usufruirà dell’ostello lo farà per partecipare alla vita dello spazio sociale e del territorio che lo accoglie. Con un piccolo contributo (10 euro giornaliere a persona) riusciremo a recuperare le spese di gestione (luce, gas, lavanderia, etc) ed affrontare nuove spese per nuovi lavori di autorecupero e laboratori aperti a tutti Il progetto nasce dall’idea che la nostra costa sia un’area geografica da valorizzare attraverso un turismo ecocompatibile, rispettoso del territorio e delle persone che lo abitano nel corso dell’intero anno. L’obiettivo che ci si pone è di presentare alla cittadinanza una valida e inedita proposta di accoglienza, che sappia andare oltre il turismo di massa estivo che troppo spesso si riduce ad un susseguirsi di eventi caotici (sagre estive, feste patronali,etc) caratterizzati da un approccio puramente gastronomico, fine a se stesso. L’idea di sviluppare un progetto in grado di coniugare un’idea alternativa di turismo e un approccio più consono al territorio (inteso come insieme di cultura, socialità, gastronomia, enologia, tradizioni, produzioni locali, lavoro, ecosistema terrestre e marino), nasce dalla necessità di superare le attuali politiche comunali relative al turismo e all’ambiente. I nostri amministratori, infatti, sono portati a pensare che saranno nuove grandi opere, come il Resort Village e il porto turistico, le più idonee ad attrarre turismo. Al contrario, l’idea di turismo che a noi più convince è quella relativa ad un approccio meno invadente e più rispettoso per il territorio. L’ostello di Zona 22 rappresenta un progetto apripista per un’idea più ampia di “albergo diffuso” che potrebbe, all’interno del Parco della Costa Teatina, sostituire egregiamente il progetto faraonico del Resort Village, coinvolgendo in modo diretto la cittadinanza e dando nuova vita e anima a tutte le strutture in disuso, abbandonate e dimenticate, del territorio. Qui il dossier completo “Zona 22. Dal recupero alla riprogettazione”https://zonaventidue.files.wordpress.com/2014/04/zona-progetto-web_vers.pdf

Dati tecnici:

C’è la possibilità di:

  • cucinare e mangiare in ostello: sono a disposizione cucina, forno, frigo, pentole e stoviglie
  • fare la doccia calda al coperto o la doccia solare in giardino
  • utilizzare le biciclette autorecuperate dalla ciclofficina di Zona 22 per andare al mare e per uscire in paese
  • usare il giardino per prendere il sole sulle sdraio o per fare ginnastica
  • portare con sé il proprio cane
  • essere completamente indipendenti negli orari. Ognuno avrà la propria chiave per entrare e uscire

In cambio dell’ospitalità chiediamo solo alcune cose:

  1. fare la raccolta differenziata dei rifiuti
  2. portare da casa le lenzuola e gli asciugamani
  3. prenotare con un po’ di anticipo al numero 3331151359

PS: per chi viene per la prima volta: portate ciabatte comode dato che in spiaggia ci sono i sassi e una felpa dato che di sera c’è sempre freschetto! Noi la crisi l’anneghiamo…tutti al mare a Zona 22!!!

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Il 2 GIUGNO 2014 

Zona 22, Genuino Clandestino ed il Collettivo TerraMani 

vi invitano a partecipare alla giornata

//GENUINO CLANDESTINO//
presso ZONA VENTIDUE in VIA CADUTI DEL LAVORO a SAN VITO MARINA

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//PROGRAMMA DELLA GIORNATA//

Dalle ore 15:00
ESPOSIZIONE DI PRODOTTO AGRICOLI ED ARTIGIANALI

Dalle ore 16:30 LABORATORI CREATIVI PER BAMBINI

Dalle ore 16:30-18:00 LABORATORI O “ERBE SELVATICHE”

Ore 18.30 LABORATORIO “IMPARARE A PRODURRE IL FORMAGGIO”

a SEGUIRE:
suonata itinerante de LU SOL ALLAVATE
e APERITIVO CENATO! // Vi invitiamo a portare con voi piatti e bicchieri lavabili! Questo evento è A RIFIUTI ZERO!//

IN SERATA
proiezione del video
GENUINO CLANDESTINO

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Genuino clandestino è una rete nazionale di comunità in lotta per l’Autodeterminazione alimentare. Pratica la difesa della terra, al fianco di quanti si battono per la tutela dei beni comuni con una resistenza di lotta, fatica, sudore, passione e amore opponendosi alla logica del capitale che distrugge i territori per il profitto di pochi a danno delle popolazioni.

Genuino Clandestino è un MOVIMENTO ANTIRAZZISTA, ANTIFASCISTA E ANTISESSISTA.

TerraMani è un collettivo abruzzese che porta avanti le tematiche di Genuino Clandestino sul territorio. Nato nel 2012 ad opera di un gruppo di piccoli agricoltori, allevatori e artigiani abruzzesi, il collettivo è impegnato nel sostenere e diffondere un diverso modo di produrre e commercializzare, improntato al rispetto della MadreTerra , alla dignità del lavoro contadino e artigiano, alla condivisione di valori anche con i consumatori.
Gli espositori della giornata contribuiscono alla campagna con un contributo libero.

 

link evento facebook

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17 MAGGIO 2014
Chiamata alla manifestazione nazionale per i beni comuni, contro le privatizzazioni



IL MOVIMENTO FA BENE
Allunga il passo. Mettiti in gioco. Oltrepassa i limiti.

1, 2, 3… Respira.
Il movimento fa bene: libera energie vitali, immaginative e creative.
Negli ultimi mesi lo spazio è diventato stretto, provvedimenti minacciosi restringono le libertà personali e collettive: divieti di manifestare in città, sgomberi, processi, arresti, campagne diffamatorie sui media. I corpi vogliono essere liberi di circolare, desiderare senza limitazioni, decidere senza imposizioni.

5, 6, 7… Abbiamo bisogno di aria. Apri i polmoni, prendi spazio.
I cortei nel centro di Roma sono vietati? Questo non è un corteo. È una corsa ad ostacoli, un campo da gioco, una gara podistica. L’attivismo è uno sport di massa.

58, 59, 60… La città, di chi è? Di chi ogni giorno l’attraversa, la costruisce, la vive. Il 17 maggio i beni comuni scendono in strada per tenersi in forma. Praticano discipline diverse, ma la spinta è comune. Ed oltrepassa i confini: tutta l’Europa è in movimento. L’Europa è il nostro campo d’azione.

>>Primo step _la CULTURA è un bene comune, non un privilegio: le persone parlano, immaginano, entrano in relazione e così producono cultura. La produzione, l’accesso e la circolazione dei saperi devono essere liberi e tutelati dalle limitazioni e dalla messa a profitto.
La cultura è un bene particolarissimo: più ne consumi, più si diffonde.

>>Secondo step_ il lavoro è diventato sinonimo di precarietà, vogliamo REDDITO come restituzione del lavoro sfruttato e non pagato, della formazione non riconosciuta: diritto all’abitare, alla salute, a vivere una vita degna. Volete identificarci? La nostra identità è multipla e plurale.

>>Terzo step_i commons si attivano se le persone li attivano, emergono dalle lotte. È una continua metamorfosi: OCCUPARE vuol dire riappropriarci di ciò che viene sottratto al godimento comune per restituirlo a tutt* senza esclusioni. Attraverso pratiche costituenti creiamo nuove istituzioni, nuove relazioni, nuove forma di vita.

107, 108. Guarda lo spazio intorno come fosse la prima volta. Lasciati attrarre dai particolari. La città è nostra, ora.
Essere in forma è tutto.

#17M
#ilmovimentofabene
#benicomuni
#muoviti
#commons
#europe
#podismo

Appello generale: https://www.facebook.com/events/246765818843326/?fref=ts

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COMUNICATO

Le retoriche del contenimento del debito pubblico, dell’austerity e del contrasto alla crisi hanno fornito in questi anni la giustificazione all’esproprio continuato di risorse, servizi e diritti di tutt*. L’appropriazione indebita di ciò che è comune, la svendita del patrimonio pubblico, lo smantellamento progressivo di garanzie e servizi, costituiscono il vero obiettivo della ristrutturazione neoliberale in atto: la privatizzazione e la concentrazione nelle mani di pochi dei beni comuni, la mercificazione e lo sfruttamento della vita in ogni suo aspetto.

L’Italia in questi anni ha costituito un vero e proprio laboratorio politico di lotte sui commons. La vittoria referendaria del movimento per l’acqua bene comune del giugno 2011 ha fatto da precedente e posto al centro dell’attuale gestione neoliberale della crisi la lotta per l’accesso e per la gestione comune delle risorse e dei servizi essenziali, siano essi beni “materiali” o “immateriali”.
I commons, sia quando si riferiscono a risorse naturali, sia quando attengono al sapere, alla conoscenza, allo spazio pubblico, sono sempre il prodotto di un’attività sociale cooperativa. In entrambi i casi al centro si pone la tematica dell’accesso ai servizi e della loro condivisione, non la preservazione di una supposta natura originaria dei beni.
È la città, infatti, il terreno in cui il tema dei commons si è rideclinato e ha preso corpo in molteplici esperienze di autogoverno, pratiche di occupazione e riappropriazione che hanno avuto come filo conduttore la lotta contro la proprietà e la privatizzazione del patrimonio e delle risorse comuni: dalle occupazioni dei teatri, dei cinema, delle fabbriche dismesse alle lotte per la salvaguardia e la riconversione ambientale.

Tra le pieghe della metropoli si articolano esperimenti di resistenza e sperimentazione che risignificano pratiche come l’occupazione e l’autogestione di spazi sottratti alla speculazione e alla privatizzazione, pratiche immediatamente costituenti che definiscono prototipi di istituzioni del comune: qui si producono cultura indipendente, welfare dal basso e reddito indiretto, autorganizzazione sindacale, economie alternative, circolazione delle conoscenze, si combatte contro la rendita, si pratica il diritto all’abitare, si costruisce spazio pubblico.

Il 17 maggio tutte queste lotte avranno la possibilità di ritrovarsi a Roma in una grande manifestazione nazionale che oggi assume la duplice valenza di costituire occasione di convergenza e di rilancio e di riaprire un piano largo di legittimità contro le ipotesi restrittive e repressive dei diritti e della libertà paventate in queste settimane dal governo Renzi. Si pensi alla proposta incostituzionale di vietare i cortei nel centro di Roma come a quella a dir poco grottesca del Ministro Alfano di introdurre forme di identificazione preventiva per i manifestanti “non pacificati”.
Noi, lavoratori precari, intermittenti dello spettacolo, studenti universitari, partite Iva, cittadini e comitati in lotta per il diritto alla città, tutti a vario titolo comunardi, attraverseremo la manifestazione consapevoli di questa duplice emergenza: tradurre la molecolarità delle lotte sui commons in un piano costituente e transnazionale e decostruire la retorica dei buoni e dei cattivi.

La manifestazione del 17 maggio si colloca all’interno della settimana di mobilitazione “solidarietà oltre i confini – costruire la democrazia dal basso” lanciata dal network Blockupy, a ridosso delle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo.
Proprio l’Europa, meglio la necessità di rilanciare una pratica di movimento europeista e radicale, federalista, in grado di connettere differenti autonomie, dentro e contro il federalismo esecutivo della Troika, è oggi questione non più rimandabile nella discussione e nelle pratiche dei movimenti.
Le lotte sui commons in Italia hanno trovato di fronte a loro un pesante blocco politico-istituzionale. In questi ultimi anni solo alcune coraggiose sentenze della Corte Costituzionale sembrano aver fatto da freno all’offensiva di un’azione di governo e di governance sempre più incessante, volta alla compressione dei diritti, dei salari e alla privatizzazione dei commons. Ciò evidentemente non basta, non basta affermare la legittimità dei beni comuni attenstandosi semplicemente sul piano delle Costituzioni nazionali. L’offensiva della governance neoliberale si muove su più livelli, deborda i confini degli Stati nazione e utilizza questi ultimi come luoghi privilegiati per creare nuove gerarchie, barriere e impoverimento.
L’Europa è per noi lo spazio minimo di azione politica dei movimenti nonché il luogo di individuazione, fisica e politica, del nemico da combattere. Non c’è lotta che possa vincere rimanendo confinata all’interno degli Stati nazione. L’Europa è uno spazio striato, continuamente ridisegnato dai movimenti del capitale finanziario ma prima ancora dalle rotte delle migrazioni e dagli spostamenti della forza lavoro precaria e giovanile, in particolare del Sud, alla ricerca di fette di welfare di cui riappropriarsi.
Alla spazialità del capitalismo finanziario non possiamo certo opporre nuovi sovranismi, comunitarismi o territorialismi. L’Europa è per noi lo spazio dove tentare di costruire reti, connessioni trasversali, tra città, territori sociali, lo spazio non lineare per un’azione politica comune e multilivello, il luogo di una continua apertura, verso Est e verso il Mediterraneo. L’Europa è oggi il nostro campo di battaglia.

Infine, nei giorni in cui il Parlamento si prepara a convertire in legge il Jobs Act, vediamo profondamente connesse le lotte sui commons e quelle per il reddito e contro la precarietà. la materialità della posta in gioco è esattamente la stessa: la dignità e l’autonomia dei soggetti, l’opposizione a politiche che alienano risorse, comprimono i salari, erodono diritti e sottraggono reddito. Lottare per i commons è rivendicare reddito per tutti, salari degni e svincolare l’attività libera, creativa e cooperativa dal ricatto della precarietà.

Comunard* di tutta europa uniti

 

Link evento facebook

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SABATO 22 FEBBRAIO 0RE 15:30

Corso di cosmesi naturale curato da Luisa GiannangeliCon pochi utensili da cucina, materie prime naturali e facilmente reperibili, si possono preparare vere e proprie delizie per la pelle e per tutti i sensi, proteggendo e migliorando la salute e salvaguardando l’ambiente.L’incontro comprende una parte teorica e dimostrativa ed una parte pratica dedicata ai laboratori.NELLA PARTE INTRODUTTIVA SI ESAMINERANNO LE ALTERNATIVE NATURALI AI DETERGENTI CHIMICI IN COMMERCIO E LE LORO CARATTERISTICHE.
NELLA FASE SUCCESSIVA VERRANNO REALIZZATI PRODOTTI PER L’IGIENE PERSONALE : DENTIFRICIO, DETERGENTE VISO, DETERGENTE CORPO, SCRUB, SHAMPOO E BALSAMO PER CAPELLI.

In questi laboratori, i prodotti verranno realizzati direttamente dai partecipanti che sono invitati a portare barattolini di vetro per conservare i prodotti e portarli a casa.

Il numero max di partecipanti è 15, il minimo 7.

Il costo per ciascun partecipante è di €10, comprensivo delle materie prime per i laboratori e di una piccola dispensa.

AL FINE DI SODDISFARE TUTTI I PARTECIPANTI E’ FONDAMENTALE LA PRENOTAZIONE

per info e prenotazione: tel. 339.2319718

Per ulteriori info: Facebook

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STOP BIOCIDIO!

BUSSI, LA VERA GIUSTIZIA È LA BONIFICA.

UN FIUME IN PIENA CHE COINVOLGE ANCHE L’ABRUZZO

IL 27 NOVEMBRE INIZIA IL PROCESSO PER IL DISASTRO AMBIENTALE DI BUSSI

500.000 CITTADINI DELLA VALPESCARA, CHIETI E PESCARA COMPRESE, PER VENTI ANNI E FINO AL 2007 HANNO BEVUTO ACQUA DAI RUBINETTI CONTAMINATA DA SOLVENTI CLORURATI CANCEROGENI E TOSSICI, DAL TGETRACLORURO DI CARBONIO ALL’ESACLOROETANO, DAL CLOROFORMIO ALLA TRIELINA.

I POZZI SONO STATI CONTAMINATI DAI VELENI SOTTERRATI A BUSSI, NELLE DISCARICHE E NEL SITO INDUSTRIALE, CONTAMINATI A LIVELLI INCREDIBILI. LI’ LA FALDA ACQUIFERA HA OLTRE 30 SOSTANZE TOSSICHE SOPRA I LIMITI DI LEGGE, ALCUNE ANCHE 1 MILIONE DI VOLTE SUPERIORI AI LIVELLI CONTENTITI. NELL’ATTUALE AREA INDUSTRIALE E’ STATA TROVATA ANCHE LA DIOSSINA OLTRE I LIMITI DI LEGGE.

UN DISASTRO DI IMMANI PROPORZIONI CHE E’ UNA SPADA DI DAMOCLE SUL FUTURO DELL’INTERA VALLATA DEL PESCARA. I SEDIMENTI DEL PORTO DI PESCARA PRESENTANO LIVELLI ALTISSIMI DI MERCURIO, PROVENIENTI DA 50 KM DI DISTANZA.

IL PROCESSO SUI FATTI DI BUSSI CHE SI APRE IL 27 NOVEMBRE A CHIETI IN CORTE D’ASSISE VEDE IMPUTATI 19 ALTI DIRIGENTI DELLA MONTEDISON. E’ UN MOMENTO STORICO PER L’ABRUZZO, MAI FINORA ERANO STATI PORTATI IN TRIBUNALE CON ACCUSE COSÌ PESANTI PERSONAGGI DELLE MULTINAZIONALI DELLA CHIMICA.

A 6 ANNI DAI SEQUESTRI DELLE AREE INQUINATE NULLA E’ STATO FATTO PER LA BONIFICA DI QUESTO SITO E DI QUELLO “GEMELLO” DI PIANO D’ORTA.

E’ QUESTO L’ENNESIMO SCANDALO DI UNA POLITICA DEL TUTTO INCAPACE E IRRESPONSABILE, CHE NON È RIUSCITA NEANCHE A PROMUOVERE UNA INDISPENSABILE RICERCA EPIDEMIOLOGICA. OGGI UNA LARGA PARTE DELLE DISCARICHE DI BUSSI, POSTI TRA I PIU’ INQUINATI D’EUROPA, È SOSTANZIALMENTE ABBANDONATA ED ACCESSIBILE AI CITTADINI IGNARI DEL PERICOLO. LE SOSTANZE TOSSICHE CONTINUANO AD ESSERE TRASPORTATE NEL FIUME TIRINO, NEL PESCARA E NELLE FALDE VERSO VALLE.

L’ALVEO DEI FIUMI E’ PESANTAMENTE INQUINATO DI MERCURIO E SONO ANCORA NON MONITORATE VASTE AREE DEL SITO DI INTERESSE NAZIONALE PER LE BONIFICHE.

NELLA RUHR IL GOVERNO TEDESCO HA PROCEDUTO A BONIFICARE AREE MOLTO PIU’ VASTE IN CIRCA 10 ANNI, SPENDENDO 3 MILIARDI DI EURO. NEL NOSTRO PAESE LE OLIGARCHIE AL POTERE PREFERISCONO FARE AFFARI MILIARDARI CON IL TAV E GLI AEREI F35. A BUSSI VOGLIONO IMPIEGARE 50 MILIONI DI EURO PER FAVORIRE L’ABBANDONO DELLE AREE DA PARTE DELL’ATTUALE PROPRIETARIA, LA MULTINAZIONALE DELLA CHIMICA SOLVAY E AVVANTAGGIARE IL GRUPPO TOTO CHE VORREBBE REALIZZARE NEL SITO UN INQUINANTE CEMENTIFICIO E UNA CAVA, A 500 METRI DAI NUOVI POZZI CHE DANNO L’ACQUA A PESCARA E CHIETI. E’ UNA VERA E PROPRIA FOLLIA. NOI RITENIAMO, INVECE, CHE LA VERA GIUSTIZIA E’ LA BONIFICA DEI SITI.

E’ IMPORTANTE ESSERE PRESENTI. PER DIRE CON FORZA CHE NON SI PUO’ FARE PROFITTO SULLE NOSTRE VITE E SUL NOSTRO TERRITORIO. CONCENTRAMENTO SIT-IN H. 9.00 NEI PRESSI DELLA SEDE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI CHIETI (EX BANCA D’ITALIA), SU CORSO MARRUCINO.
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