Archivio per dicembre, 2013

secondo anno occupazione

 

Il 14 dicembre del 2011, quando abbiamo varcato la soglia di quel cancello, non potevamo immaginare cosa sarebbe diventato quello spazio, uno spazio che fino ad allora era stato abbandonato a se stesso per 7 lunghi anni.
Da quel giorno la nostra vita è cambiata, la vita di questo piccolo quanto stupendo paese di mare anche quella è inevitabilmente cambiata, non solo perchè c’è una struttura aperta a tutti che produce cultura, saperi ed informazione, ma soprattutto perchè da quel giorno è sotto gli occhi di tutti che è possibile vivere e vivere bene, senza padroni senza istituzioni senza proprietari.

14 dicembre 2011
Via Caduti sul lavoro 4. Quel grigio cancello segna il confine: ci separano la deturpazione, la privatizzazione , l’egemonia dell’uno sulla collettività. Pennelli e vernici sono le nostre prime armi per riqualificare l’esistente abbandonato, per restituirlo alla comunità, per cominciare a scrivere una nuova storia, una nuova strada possibile, da percorrere insieme. I sogni li coloriamo sulle pareti, ogni elemento è parte del cambiamento. Ma la rivoluzione che esplode non s’impiglia fra le mura del luogo: ‘in-festa’ l’aria e chi ne respira s’inebria. Cultura, saperi, sono l’alternativa per costruire un mondo nuovo, lontano dalle speculazioni, dall’emarginazione sociale, dalle brutture del potere etnocentrico, dal capitalismo e dalle lobby che ci devastano l’esistenza.
Guardiamo alle cose da un’altra prospettiva e ambiamo ad un’altra prospettiva di società. Opponiamo all’individualizzazione delle vite che il modello dominante somministra ad ognuno di noi, ogni giorno, l’esperienza dei rapporti di una comunità al lavoro e in ricerca, Ai processi di privatizzazione e, quindi, di esclusione dal welfare, opponiamo un modello di welfare non pubblico, ma di comunità e di autogestione. A coloro che criticano la “concorrenza sleale” di questo spazio, chiediamo, per un attimo, di cambiare angolo di osservazione; i nostri concerti, i nostri spettacoli teatrali, le nostre proiezioni, i nostri laboratori e i nostri corsi, hanno il fine della partecipazione e non del profitto. La partecipazione sociale è welfare: nei luoghi dove c’è più offerta culturale e sportiva, dove si partecipa di più alla vita di società, dove la solidarietà vince sull’interesse individuale, il benessere dei singoli e della comunità ne beneficia. Ne beneficia persino il welfare di stato, perché più benessere significa anche meno patologie.

All’ insegna del nomadismo, dell’autonomia e della cooperAzione, Zona 22 è un progetto a statuto speciale. Uno spazio, un’idea, un’ispirazione, un’immagine che ogni giorno assume forme nuove, uno spazio che vive nelle relazioni che in esso si intrecciano generando così nuove idee, nuove forme e nuove immagini. Zona 22 è ed è stato il luogo delle “altre possibilità”, il contenitore mobile che, all’ interno di una piccola cittadina di provincia, ha individuato e riattivato luoghi caduti in disuso, li ha convertiti e restituiti alla collettività. Uno spazio dove forte è ancora la necessità del fare e l’urgenza dell’agire creativamente. Una storia vorticosa ancora tutta da scrivere. A più mani.

Il prossimo 14 dicembre festeggeremo il secondo compleanno di Zona 22
Due anni di occupazione. Altri dovranno venire. Decidi di starci, ora!

PROGRAMMA DELLA GIORNATA:

DALLE ORE 15 LIVE PAINTING SUI MURI DI ZONA 22

DALLE ORE 20 CENA COL QUARTIERE E CON LA POLISPORTIVA ARREMBAGGIO

DALLE ORE 22 DANCE FEVER disco live band IN CONCERTO

a seguire VINTAGE POP PARTY(e non torni!) in consolle:
La bancarella del Terrone(Napoli)
Roma trash all starz (Roma)

Clicca qui per l’evento FB