Archivio per aprile, 2014

San Vito Bene Comune

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La Croazia apre all’estrazione di petrolio e gas nel mare Adriatico, in pratica a qualche chilometro dalle nostra coste.
Fonte: http://firstlinepress.org/loffshore-croazia-conquista-petrolio-adriatico/
Fonte:http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-04-27/petrolio-croazia-sfida-italia-081313.shtml

Se ne parla come del “nuovo Texas”, come del “nuovo hub energetico dell’Europa sudorientale” e come di una “piccola Norvegia”. Un lancio aggressivo sui mercati energetici che negli ultimi anni, al suon di “offshore”, “shale gas” e “tar sands”, stanno diventando sempre più famelici e pervasivi.
Parliamo dell’Adriatico e dei ricchi giacimenti di petrolio che l’azienda norvegese Spectrum ha esplorato negli ultimi mesi. Ma i protagonisti non siamo noi: è il Governo di Zababria a dirigere le danze, e a ballare saranno le aziende che si candideranno per il bando per le concessioni relative allo sfruttamento di questo bacino, bando aperto il 2 aprile e che durerà sei mesi. Ci sono già una ventina di possibili candidate che hanno già acquistato i dati prodotti dalla Spectrum…

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I diritti non hanno frontiere né confini. 
Siamo cittadini del mondo. Liberi di essere, di andare, di restare. Partigiani di ieri e di oggi.

Mare Nostrum è il nome utilizzato dal Governo Italiano per definire l’operazione militare di controllo dei flussi migratori che interessano il Mar Mediterraneo meridionale. Per noi Mare Nostrum rappresenta un insopportabile paradosso. L’idea romantica del mare inteso come un luogo di viaggio, di ricerca e di libertà, violata da un’Europa che pensa al mare come ad una grande frontiera in cui selezionare chi muore e chi arriva, imprimendogli il marchio di un confine che si porterà dietro nella bara o nella vita di stenti che lo aspetta.
Quest’anno Zona 22 ricorderà la Liberazione dal nazifascismo attraverso i volti e le storie di donne e uomini che ancora oggi, da una sponda all’altra del Mar Mediterraneo, sono oppressi da regimi autoritari, nel tentativo di combatterli e di resistervi. Persone che decidono di lasciare il proprio paese di origine e di mettersi in cammino, valicando un confine dietro l’altro. Sperando in un viaggio verso la democrazia e la libertà.
Nel corso della giornata discuteremo della Carta di Lampedusa, frutto dell’incontro di molteplici realtà e persone che si sono ritrovate a Lampedusa dal 31 gennaio al 2 febbraio 2014, dopo la morte di più di 600 donne, uomini e bambini nei naufragi del 3 e dell’11 ottobre 2013, ultimi episodi di un Mediterraneo trasformatosi in cimitero marino per le responsabilità delle politiche di governo e di controllo delle migrazioni.
Proveremo anche a fare il punto della situazione sulle condizioni di accoglienza e di inclusione che il nostro territorio, l’Abruzzo, offre ai migranti in arrivo in questi ultimi mesi. Quanti profughi sono oggi ospitati nella nostra Regione? Quali enti si occupano di loro? E con quali prospettive?

Lampedusa (Europa).
L’ideazione della mostra fotografica, realizzata dagli attivisti della rete AnomaliaParma, nasce, a febbraio, durante la tre giorni trascorsa sull’isola, porta d’Europa, per la stesura della Carta di Lampedusa. Immagini e parole su legno. Il legno delle barche che, una volta approdate/naufragate sull’isola di Lampedusa, vengono messe sotto sequestro e poi abbandonate in discarica, lontane degli occhi , lontane dal cuore. L’ispirazione per queste cornici un po’ insolite nasce dall’esigenza di ridare agli oggetti, alle barche, ai giubbotti galleggianti, ai vestiti, alle scarpe e ai pezzi di legno una propria identità e delle storie da raccontare. Le foto raffigurano il cimitero delle barche, posto sotto sequestro e sorvegliato 24 ore su 24 dall’occhio vigile dei militari, il centro d’accoglienza di Lampedusa, le tombe dei migranti non identificati e porto M., sede del collettivo lampedusano Askavusa.
Tra una sezione di foto e l’ altra sarà possibile leggere estratti della Carta di Lampedusa sulla libertà di resistere, la libertà di restare e libertà di movimento.

Sono invitati a partecipare tutte e tutti coloro che pensano che il 25 aprile debba vivere oltre le ricorrenze e la memoria, e debba sempre essere ri-articolato come una lotta comune contro i vecchi e i nuovi fascismi. Le leggi che regolamentano le migrazioni oggi in Europa, e in particolare in Italia, rappresentano un ostacolo alla libertà e all’autodeterminazione dei popoli. Per questo pensiamo che la Carta di Lampedusa esprima un’idea di cambiamento indispensabile che dobbiamo sostenere e diffondere, anche in Abruzzo.
Invitiamo le sedi locali delle associazioni firmatarie della Carta di Lampedusa a partecipare al dibattito: Arci, Un ponte per, Libera, Usb, Legambiente, Emergency, Cobas, Arci Gay, Amnesty, Antigone, Giuristi Democratici, Anpi etc.

PROGRAMMA DELLA GIORNATA:

dalle ore 16.00
– Lampedusa (Europa). Esposizione della mostra fotografica realizzata dagli attivisti della rete AnomaliaParma e della scuola di italiano per migranti A voce alta.
– Mare chiuso. Proiezione del videodocumentario di Andrea Segre e Stefano Liberti, ZaLab 2012.
– Presentazione della Carta di Lampedusa e assemblea aperta sui diritti di cittadinanza e l’accoglienza dei migranti in Abruzzo, per dire basta ai respingimenti e ai Cie!

dalle ore 20.00 Aperi/cena e Musica!

Per un 25 aprile con il cuore antifascista e con gli occhi puntati su un’Europa dei diritti e dell’inclusione.

Zona 22
Via Caduti sul Lavoro 4
San Vito Marina (CH)

Link utili:

– La Carta di Lampedusa:
http://www.meltingpot.org/La-Carta-di-Lampedusa-18912.html#.U1EuAaJVWJp
– La mostra fotografica Lampedusa (Europa).
http://www.anomaliaparma.org/2014/02/01/lampedusa-europa/
– Mare chiuso – ZaLab
www.zalab.org/progetti-it/14/#.U1FA7qJVWJo

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La presentazione di questo libro si colloca all’interno dello Stop Biocidio Tour Abruzzo, e si aggiunge alle numerose iniziative di questi ultimi mesi portate avanti dai vari comitati, associazioni e soggetti politici, impegnati nelle battaglie contro la devastazione ambientale dei territori ed in difesa dei beni comuni. Dall’Eolico di Civitaluparella alla discarica Montedison di Bussi, da Ombrina Mare 2 al Gasdotto Snam di Sulmona, dall’elettrodotto Villanova- Gissi, passando per tutte le battaglie contro la petrolizzazione e la cementificazione selvaggia stiamo assistendo ad un aggressione feroce da parte del capitalismo che si appropria dei nostri territori per trarne profitto, ignorando completamente l’aspetto della salute, quello ambientale e quello della sovranità popolare. Approfittiamo di questa iniziativa per mettere in connessione le varie istanze, approfittiamo della presenza dell’autore del libro “Il Paese dei Veleni” Antonio Musella, attivista campano attivo nelle lotte contro le discariche per discutere di come, con intelligenza e determinazione, affermare collettivamente il diritto a decidere sui nostri territori, il diritto a difendere ambiente e salute
il diritto di vivere! #StopBiocidio

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DISASTRO DI BUSSI E VALPESCARA: AGISCI ORA!

PRIMI DUE APPUNTAMENTI A PESCARA, CONDIVIDERE, CONDIVIDERE CONDIVIDERE!

MERCOLEDI’ 2 APRILE, ORE 20:30, PESCARA ASSEMBLEA PUBBLICA PRESSO LA SEDE DELLA CIRCOSCRIZIONE IN PIAZZA GRUE, per informarti e decidere assieme che fare.

GIOVEDI’ 3 APRILE, ORE 9:00, PESCARA,
SIT-IN A PIAZZA ALESSANDRINI, DAVANTI ALL’ASSESSORATO ALLA SANITA’, una prima azione per chiedere l’indagine epidemiologica.

CAMPAGNA STOP BIOCIDIO ABRUZZO.
INFO: 3683188739, 3381195358,
segreteriah2oabruzzo@gmail.com