Archivio per gennaio, 2014

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SABATO 22 FEBBRAIO 0RE 15:30

Corso di cosmesi naturale curato da Luisa GiannangeliCon pochi utensili da cucina, materie prime naturali e facilmente reperibili, si possono preparare vere e proprie delizie per la pelle e per tutti i sensi, proteggendo e migliorando la salute e salvaguardando l’ambiente.L’incontro comprende una parte teorica e dimostrativa ed una parte pratica dedicata ai laboratori.NELLA PARTE INTRODUTTIVA SI ESAMINERANNO LE ALTERNATIVE NATURALI AI DETERGENTI CHIMICI IN COMMERCIO E LE LORO CARATTERISTICHE.
NELLA FASE SUCCESSIVA VERRANNO REALIZZATI PRODOTTI PER L’IGIENE PERSONALE : DENTIFRICIO, DETERGENTE VISO, DETERGENTE CORPO, SCRUB, SHAMPOO E BALSAMO PER CAPELLI.

In questi laboratori, i prodotti verranno realizzati direttamente dai partecipanti che sono invitati a portare barattolini di vetro per conservare i prodotti e portarli a casa.

Il numero max di partecipanti è 15, il minimo 7.

Il costo per ciascun partecipante è di €10, comprensivo delle materie prime per i laboratori e di una piccola dispensa.

AL FINE DI SODDISFARE TUTTI I PARTECIPANTI E’ FONDAMENTALE LA PRENOTAZIONE

per info e prenotazione: tel. 339.2319718

Per ulteriori info: Facebook

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A partire dalla manifestazione Stop-biocidio del 16 novembre 2013 per la Terra dei Fuochi, un gruppo di cittadini, comitati e collettivi ha deciso di ragionare insieme sulla questione del Biocidio giungendo alla decisione di affermare con forza e decisione che il BIOCIDIO RIGUARDA ANCHE L’ABRUZZO. Riguarda anche l’Abruzzo perché mezzo milione di persone ha bevuto per decenni e fino al 2007 l’acqua avvelenata di Bussi, per numerose altre discariche, per una mala gestione del piano rifiuti, per una strategia energetica basata su fonti fossili (Petrolio, inceneritori) o mega strutture inutili (elettrodotto Villanova-Gissi-Montenegro).
L’Abruzzo così come altre regioni d’Italia e del mondo non è sfuggita al lascito del sistema consumistico/capitalistico che con l’industrializzazione ha visto il suo massimo splendore: devastazione dei territori, distruzione di economie locali, morte.

VENERDI, 31 GENNAIO, INIZIA IL PROCESSO PER IL DISASTRO AMBIENTALE DI BUSSI.

500.000 CITTADINI DELLA VALPESCARA, CHIETI E PESCARA COMPRESE, PER VENTI ANNI E FINO AL 2007 HANNO BEVUTO ACQUA DAI RUBINETTI CONTAMINATA DA SOLVENTI CLORURATI CANCEROGENI E TOSSICI, DAL TETRACLORURO DI CARBONIO ALL’ESACLOROETANO, DAL CLOROFORMIO ALLA TRIELINA.
I POZZI SONO STATI CONTAMINATI DAI VELENI SOTTERRATI A BUSSI, NELLE DISCARICHE E NEL SITO INDUSTRIALE, CONTAMINATI A LIVELLI INCREDIBILI. LI’ LA FALDA ACQUIFERA HA OLTRE 30 SOSTANZE TOSSICHE SOPRA I LIMITI DI LEGGE, ALCUNE ANCHE 1 MILIONE DI VOLTE SUPERIORI AI LIVELLI CONSENTITI. NELL’ATTUALE AREA INDUSTRIALE E’ STATA TROVATA ANCHE LA DIOSSINA OLTRE I LIMITI DI LEGGE.
UN DISASTRO DI IMMANI PROPORZIONI, UNA SPADA DI DAMOCLE SUL FUTURO DELL’INTERA VALLATA DEL PESCARA! I SEDIMENTI DEL PORTO DI PESCARA PRESENTANO LIVELLI ALTISSIMI DI MERCURIO, PROVENIENTI DA 50 KM DI DISTANZA.

IL PROCESSO CHE SI APRE IL 31 GENNAIO A CHIETI ( DOPO I DUE RINVII DEL 27 NOVEMBRE E DEL 13 GENNAIO ) IN CORTE D’ASSISE VEDE IMPUTATI 19 ALTI DIRIGENTI DELLA MONTEDISON. E’ UN FATTO STORICO PER L’ABRUZZO, MAI FINORA ERANO STATI PORTATI IN TRIBUNALE CON ACCUSE COSÌ PESANTI DIRIGENTI DELLE MULTINAZIONALI DELLA CHIMICA.
A 6 ANNI DAI SEQUESTRI DELLE AREE INQUINATE NULLA E’ STATO FATTO PER LA BONIFICA DI QUESTO SITO E DI QUELLO “GEMELLO” DI PIANO D’ORTA. E’ QUESTO L’ENNESIMO SCANDALO DI UNA POLITICA DEL TUTTO INCAPACE E IRRESPONSABILE, CHE NON È RIUSCITA NEANCHE A PROMUOVERE UNA INDISPENSABILE RICERCA EPIDEMIOLOGICA. OGGI UNA LARGA PARTE DELLE DISCARICHE DI BUSSI, POSTI TRA I PIU’ INQUINATI D’EUROPA, È SOSTANZIALMENTE ABBANDONATA ED ACCESSIBILE AI CITTADINI IGNARI DEL PERICOLO. LE SOSTANZE TOSSICHE CONTINUANO AD ESSERE TRASPORTATE NEL FIUME TIRINO, NEL PESCARA E NELLE FALDE VERSO VALLE. L’ALVEO DEI FIUMI E’ PESANTEMENTE INQUINATO DI MERCURIO E ANCORA NON SONO MONITORATE VASTE AREE DEL SITO DI INTERESSE NAZIONALE PER LE BONIFICHE.
NELLA RUHR IL GOVERNO TEDESCO HA PROCEDUTO A BONIFICARE AREE MOLTO PIU’ VASTE IN CIRCA 10 ANNI, SPENDENDO 3 MILIARDI DI EURO. NEL NOSTRO PAESE LE OLIGARCHIE AL POTERE PREFERISCONO FARE AFFARI MILIARDARI CON IL TAV E GLI AEREI F35.
A BUSSI VOGLIONO IMPIEGARE 50 MILIONI DI EURO PER FAVORIRE L’ABBANDONO DELLE AREE DA PARTE DELL’ATTUALE PROPRIETARIA, LA MULTINAZIONALE DELLA CHIMICA SOLVAY E PERMETTERE LA REINDUSTRIALIZZAZIONE. IL PIU’ QUOTATO PARE ESSERE IL GRUPPO TOTO CHE VORREBBE REALIZZARE NEL SITO UN INQUINANTE CEMENTIFICIO E UNA CAVA, A 500 METRI DAI NUOVI POZZI CHE DANNO L’ACQUA A PESCARA E CHIETI. E’ UNA VERA E PROPRIA FOLLIA. COME STOP-BIOCIDIO ABRUZZO RITENIAMO, INVECE, CHE LA VERA GIUSTIZIA E’ LA BONIFICA DEI SITI.

DICIAMO CHE NON SI PUO’ FARE PROFITTO SULLE NOSTRE VITE E SUL NOSTRO TERRITORIO. NON VOGLIAMO CHE I NOSTRI FIGLI MUOIANO PER I PROFITTI DI QUALCUNO, CHI INQUINA E HA INQUINATO DEVE PAGARE, DEVE PREVALERE IL PRINCIPIO DI PRECAUZIONE, PERCHE’ LA SOBRIETA’ E NON IL CONSUMISMO, PUO’ GARANTIRE LA FELICITA.

E’ IMPORTANTE ESSERE PRESENTI DAVANTI AL TRIBUNALE H. 9 CHIETI ( SOTTO I PORTICI EX UPIM )PARTECIPA ANCHE TU!
INFO. Stop-Biocidio Abruzzo 3381195358, 3491357990, 3331151359

info: https://www.facebook.com/events/1440383452860038/

San Vito Bene Comune

Stasera alle 21:30 su TVQ canale 19, Angeli e Angeli con Zona 22 e San Vito Bene Comune, conduce Lucio Russi, con Alessandro Lanci e Diana D’Orsogna Nuovo Senso Civico, Palmerino Fangilli, Sindaco di Pizzoferrato.

Si parlerà di elezioni regionali, frana di Quadri, Zona 22, Ombrina Mare, Resort, Parco della Costa Teatina.

In replica sul sito: http://www.geniotv.tv/gtv/index.php?route=product/category&path=52

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San Vito Bene Comune

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Siamo arrivati al Gennaio 2014, sono passati 17 anni dalla Legge n°344 del 1997 (art. 4, comma 3) nella quale la “Costa Teatina” viene inserita (su proposta del Sen. Staniscia) tra le “prioritarie aree di reperimento” previste dalla Legge n°394/91 (lettera l-bis, comma 6, art. 34) e sulle quali si dovevano realizzare Parchi Nazionali.

Burocrazie, comitati d’affari, speculatori, cementificatori, lobby politiche trasversali hanno bocciato e bloccato l’istituzione del Parco Nazionale, guardando al Parco non come possibilità di sviluppo e di crescita, bensì come freno, come bastone fra le ruote dei loro sporchi e vili interessi personali e di casacca.

Addirittura, caso unico nel mondo, penso, l’allora Giunta di centro-destra capeggiata dal presidente Pace,  ricorse alla Corte Costituzionale contro la L.93/01 (“Disposizioni in campo ambientale”) per farne dichiarare l’incostituzionalità e, comunque, per conflitto di attribuzioni tra poteri dello Stato.

La Corte Costituzionale con la sentenza n°422/2002 depositata il 18 ottobre 2002…

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Ferrovie dimenticate? Non da noi.
Zona 22, dall’abbandono all’autorecupero.

Iniziativa a cura di: Associazione La Locomotiva.
Tratta interessata: Ex tracciato Ortona – San Salvo.
Punto di ritrovo: Zona 22, Via Caduti sul Lavoro, 4 San Vito Marina.
Orario: 15.00.
Descrizione: h.15.00 Artisti locali: apertura esposizione ed estemporanea pittura, scultura e fotografia; Esposizione opere dei bambini e delle bambine delle scuole elementari del comune di San Vito Chietino; Writers in action. h 17.30 Dibattito aperto: Ripensando il progetto della Via Verde all’interno del Parco della Costa dei trabocchi. Riappropriazione e riqualificazione delle strutture pubbliche delle Rfi, l’esempio di Zona 22. Presentazione del progetto “Zona 22. Lo spazio dimenticato. Dal recupero alla riprogettAzione”.

zonaventidue@gmail.com – zonaventidue.wordpress.com – Tel. 329 1886806.

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Esprimiamo la nostra piena solidarietà e complicità agli artisti che stamattina hanno occupato l’ex Oviesse di Teramo,stabile che ospita anche il cineteatro Comunale in corso San Giorgio.
Siamo felici che in Abruzzo nuove realtà autonome ed autogestite prendano il volo, ci auspichiamo che il comune di Teramo non sia sordo ed ottuso e che risponda con l’assegnazione degli spazi agli artisti che intendono ridargli vita.
Per quanto ci riguarda saremo pronti ed aperti a qualsiasi tipo di collaborazione consapevoli che “la bellezza non può attendere”.

Gli attivisti e le attiviste di Zona 22 
San Vito Chietino (Ch)
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Sotto trovate il comunicato ufficiale degli artisti e dei cittadini di Teramo.

COMUNICATO:
L’ARTE SI RIPRENDE LA CITTÀ:
L’Oviesse di Teramo liberata dagli artisti e dai cittadini.
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Noi riteniamo che la cultura sia una delle risorse principali del nostro Paese. Un bene comune inalienabile che deve essere sottratto a improvvisati manager privati e dirigenti statali e riconsegnato al suo valore collettivo. Un patrimonio pubblico che deve tornare nelle mani attive della cittadinanza.

Teramo non ha bisogno di un altro teatro. È sufficiente che gli oltre 2000mq del Teatro Comunale ora adibiti ad attività commerciale tornino a essere spazi funzionali per l’attività teatrale: sartorie, laboratori scenotecnici, magazzini, camerini, sale prova, sale studio, biblioteca e tutto ciò che occorre per strutturare una nuova e moderna realtà culturale.

Teramo ha bisogno di un teatro di produzione, non di un Teatro di ri-produzione. Un teatro che sia un laboratorio, un’officina, un luogo di sperimentazione e creazione. Un teatro che valorizzi le realtà artistiche presenti nel territorio e che dia vita a una formazione qualificata e costante nel tempo per professionisti dello spettacolo, liberi cittadini e scuole. Un teatro sempre aperto che sia luogo d’incontro e di scambio.

Teramo ha bisogno che la cittadinanza riscopra la bellezza, torni a vivere – e far rivivere – la propria città.

Per tutto questo le lavoratrici e i lavoratori dello spettacolo e della conoscenza, gli studenti e i cittadini di Teramo hanno deciso di riappropriarsi degli spazi dell’ex Standa per re-immaginarli, per farli diventare luoghi di scambio culturale, di condivisione e di pratiche politiche.

Questa azione diretta è collegata a tutte le lotte che in questi anni ci sono state in tutto il Paese, dalle occupazioni dei teatri e spazi culturali alle lotte per l’affermazione dei beni comuni, per un cambiamento culturale radicale.

Intorno a questo spazio liberato nasce la nuova Agorà di Teramo.

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Il proibizionismo è tornato al centro del dibattito politico, medico e sociale. Mentre dall’Uruguay al Colorado avanzano le politiche di legalizzazione, in Italia facciamo i conti con una legge liberticida, la Fini-Giovanardi. È arrivato il momento di abolirla e cambiare direzione.

Clicca qui per l’evento Facebook con maggiori info

Legge Canapa Regione Abruzzo

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STOP-BIOCIDIO.
UN FIUME IN PIENA CHE COINVOLGE ANCHE L’ABRUZZO

Letteralmente la parola biocidio è una parola tecnica che significa “strage di esseri viventi”. Sabato 16 novembre 100.000 persone a Napoli hanno manifestato la loro rabbia per il disastroso inquinamento che affligge la loro Terra, la distruzione di un’economia locale, il rischio sanitario a cui sono esposte milioni di persone, a causa di un sistema che si serve della mafia per diminuire i costi ed aumentare i profitti. Questo movimento si è riconosciuto nelle parole dello slogan STOP BIOCIDIO. Decine di abruzzesi hanno voluto sfilare con loro per denunciare il collasso ambientale che riguarda anche l’Abruzzo.

Infatti, il Biocidio riguarda anche l’Abruzzo, perché mezzo milione di persone ha bevuto per decenni e fino al 2007 l’acqua avvelenata di Bussi, dove enormi discariche e un sito industriale tuttora contaminato incombono sull’intera vallata del Pescara inquinata dal mercurio e altre sostanze tossiche fino alla foce. Due milioni di tonnellate di materiale contaminato, un volume come la piramide di Cheope, da anni aspetta di essere bonificato.

Il Biocidio riguarda anche l’Abruzzo, perché a Tollo, nella discarica Sogeri, da anni sono stoccate centinaia di tonnellate di sostanze tossiche in condizione di sostanziale abbandono. Altre centinaia di siti sono contaminati e il 70% dei fiumi abruzzesi sono ridotti a vere e proprie fogne.
In Abruzzo il ciclo dei rifiuti è controllato in regime di monopolio da soggetti privati e la raccolta differenziata non arriva al 40% rispetto al 65% imposto dalla legge. Chi ha fallito nella gestione dei rifiuti ora ci propone la realizzazione di uno o più inceneritori quando già oggi grandi comuni riescono a differenziare e riciclare l’80% dei rifiuti.
Le multinazionali del petrolio vogliono imporci la deriva petrolifera con le perforazioni a terra e in mare e la realizzazione del megaprogetto di Ombrina.
La strategia energetica nazionale prevede che venga costruito un mega elettrodotto ad altissima tensione che collega il Montenegro con l’Italia e che in Abruzzo prevede il raddoppio della dorsale adriatica nel tratto Villanova-Gissi, con conseguente inondazione di onde elettromagnetiche (cancerogene), impossibilità di piani di sviluppo legati al turismo e all’agricoltura, e danni diffusi visto che per mantenere un sistema produttivo ormai fallito verrà importata dal Montenegro, dove sono in progetto opere disastrose per la produzione energetica fortemente contestate dalle comunità locali.

Siamo nella fase finale dell’industrializzazione, che a dispetto delle aspettative di crescita e sviluppo promesse al suo nascere, ci lascia in eredità solo morte: di persone, di territori, di diritti e di partecipazione. Se all’inizio di questo percorso tutti ignoravano le conseguenze negative che avrebbe portato tale sistema produttivo/consumistico, è vero anche che in un secondo momento tutte le istituzioni sapevano, ma hanno taciuto e anche colluso con tale sistema.

Oggi tutti sappiamo. Ma solo dopo anni di silenzio, di inquinamento e sfruttamento selvaggio e ci ritroviamo a dover pagare il prezzo più alto: la vita. E la beffa di non essere tenuti in considerazione nella fase di gestione di tale emergenza. Si parla di bonifiche e messe in sicurezza, ma cosa sono le bonifiche? Chi le gestirà? A cosa saranno finalizzate?

Siamo nella fase finale di un percorso disastroso che coinvolge il futuro di tutti/e, ma anche in una fase in cui è ancora possibile dire che futuro vorremmo e nella quale riprendersi il diritto di decidere dei nostri territori. Non sprechiamo questa possibilità e non continuiamo a nasconderci dietro la crisi, dietro la delega, dietro l’impotenza. Ricominciamo a partecipare alla gestione del nostro territorio e se ancora una volta ci viene tolto tale diritto riprendiamocelo con decisione e fermezza.

Urliamo, come il 16 novembre a Napoli hanno fatto più di 100.000 persone, che non vogliamo che i nostri figli muoiano per i profitti di qualcuno, che chi inquina e ha inquinato deve pagare, che prevalga il principio di precauzione, perché la sobrietà e non il consumismo può garantire la felicità. Il 16 novembre lo hanno già fatto a Parma contro gli inceneritori, a Gradisca contro i CIE, in Val di Susa contro la militarizzazione e le grandi infrastrutture, a Pisa per difendere i beni comuni. E sempre il 16 novembre lo hanno fatto anche un gruppo di persone dall’Abruzzo confluendo in un grande fiume in piena che se alimentato potrebbe portare acqua in tutto il mondo.

IL 31 GENNAIO A CHIETI SI RIAPRE IL PROCESSO SUL DISASTRO AMBIENTALE DI BUSSI. E’ IMPORTANTE ESSERCI PER DIRE CON FORZA CHE NON SI PUO’ FARE PROFITTO SULLE NOSTRE VITE E SUL NOSTRO TERRITORIO.
CONCENTRAMENTO SIT-IN  DAVANTI AL TRIBUNALE DI CHIETI.

PARTECIPA ANCHE TU !!!!!!

PER INFO. 3491357990, 3331151359