Archivio per la categoria ‘antirazzismo’

10847442_225415210962578_4820477843950138284_o

 

 

programma 2014

 

Carissimo lettore, quella che hai tra le mani non è la pubblicità di un gelato, né un vecchio opuscolo risalente agli anni del boom economico, né una promozione che ti induce ad acquistare un prodotto qualsiasi che non ti servirà mai.

Quella che hai tra le mani è la programmazione estiva dello “spazio più arrazzante del centro-sud, compà!”. Zona 22 non è soltanto uno spazio, è la fine di qualsiasi illusione costruita sul nulla, è l’inizio del desiderio costruito sulla voglia di rivalsa, sulla possibilità che ognuno di noi cerca, sulla socialità di cui ognuno di noi necessita. Di fianco a noi vediamo la crisi, la disoccupazione, le parole vomitate dai telegiornali sui cibi inquinati che mangiamo, sulle acque contaminate che beviamo, ma la nostra resistenza a questo mondo inizia dalla nostra felicità, che quotidianamente siamo costretti a rubare.
Carissimo lettore, chiudersi in casa per pensare alla prossima bolletta da pagare non ti salverà da Equitalia, perciò prenditi questo opuscolo, segna le date che più ti piacciono e senza pensieri potrai ascoltare della buona musica, riflettere sul salotto-esterno preparato per gli incontri di letteratura e assistere a del buon teatro, senza il limite di dover pensare al portafogli che non hai, perché tutti gli eventi sono TOTALMENTE GRATUITI. Per questo unisciti a “chi vive in baracca, chi gioca d’azzardo, chi ama l’amore e i sogni di gloria, tanto il cielo è sempre più blù”.

ZONA 22

10491275_308919582608902_5784454976064756680_n

 

10411909_10204282599935693_268216472985589051_n

 

Zona 22 è stata invitata al Think Green Festival di Taranto, che si è svolto dal 26 al 29 Giugno 2014.
Sono stati quattro giorni di interessanti confronti, dibattiti, testiamonianze sulle vertenze ambientali italiane, sulle esperienze e sulle dinamiche che i comitati sparsi per la penisola, e non solo, stanno sperimentando e vivendo.
Zona 22 ha partecipato alle ultime due giornate, intervenendo raccontando la battaglia di STOP BIOCIDIO ABRUZZO,  all’interno dell’assemblea “Conflitti Ambienalti e Comunità”.
Ringraziamo i compagni e le compagne di Taranto per la splendida ospitalità, l’organizzazione, l’invito.
Ringraziamo gli altri compagni e le altre compagne incontrate in questi due giorni.
Gli input ricevuti sono stati importanti, siamo tornati col sorriso sulle labbra.

10513461_10202254845676413_8971371702251327276_n

10443416_10202254853716614_4886558101354453506_n

10405266_10202254860756790_4138388941819401265_n

20140628_235025

20140629_110910

20140628_235035

20140629_110910

20140629_112312

20140629_114939

20140629_114952

 

OSTELLO VACATION

Vorresti andare in vacanza ma sei in balia della crisi? Non hai uno stipendio per andare a Formentera? Non hai ferie retribuite? Sei disoccupato e stressato dalla vita caotica della metropoli? Stai rosicando perchè apri facebook e i tuoi amici postano foto in costume mentre tu stai schiattando sull’asfalto? Non disperare: Zona 22 è tua amica…l’Abruzzo fa per te! Uno degli stabili posti di fianco all’ex tracciato ferroviario, che divide Zona 22 dalla spiaggia, è costituito da una struttura su due livelli, con un ingresso a sé stante che si affaccia sull’orto. Al pianterreno troviamo una cucina con il caminetto, i servizi e una stanza con il forno a legna. Al piano superiore, due stanze arredate con letti e guardaroba. L’edificio è stato pulito, ridipinto, sia all’esterno che all’interno, e arredato. I servizi igienici sono stati resi agibili e la canna fumaria è stata pulita per permettere l’accensione del caminetto. Le finestre si affacciano sul mare da una parte, e sul giardino di Zona 22 dall’altra.

Questo slideshow richiede JavaScript.

All’interno di queste mura nasce l’OSTELLO DI ZONA 22, una struttura in grado di accogliere tutti coloro che desiderano sostare per uno o più giorni, con lo scopo di conoscere la bellissima Costa dei trabocchi e di prendere parte alle attività e ai laboratori che lo spazio sociale propone. La presenza di un ostello all’interno di Zona 22 offre la possibilità di un alloggio temporaneo a coloro che hanno voglia di sperimentare e sostenere pratiche di autogestione (lavori nell’orto biologico, manodopera per il restauro degli stabili, laboratori di autoproduzioni, workshop fotografici, concerti e teatro)all’interno del futuro Parco della Costa Teatina, a pochi metri dalla spiaggia di San Vito e della futura pista ciclabile, e a pochi kilometri dalle colline e dalle montagne abruzzesi.  Un progetto nato non con lo scopo di creare concorrenza alle attività ricettive presenti nel territorio (camping, hotel, B&B, appartamenti in affitto), ma al contrario come un qualcosa di differente, parallelo e del tutto compatibile. Non sono infatti previste figure professionali, profitti individuali, interessi privatistici né listini dei prezzi. Chi usufruirà dell’ostello lo farà per partecipare alla vita dello spazio sociale e del territorio che lo accoglie. Con un piccolo contributo (10 euro giornaliere a persona) riusciremo a recuperare le spese di gestione (luce, gas, lavanderia, etc) ed affrontare nuove spese per nuovi lavori di autorecupero e laboratori aperti a tutti Il progetto nasce dall’idea che la nostra costa sia un’area geografica da valorizzare attraverso un turismo ecocompatibile, rispettoso del territorio e delle persone che lo abitano nel corso dell’intero anno. L’obiettivo che ci si pone è di presentare alla cittadinanza una valida e inedita proposta di accoglienza, che sappia andare oltre il turismo di massa estivo che troppo spesso si riduce ad un susseguirsi di eventi caotici (sagre estive, feste patronali,etc) caratterizzati da un approccio puramente gastronomico, fine a se stesso. L’idea di sviluppare un progetto in grado di coniugare un’idea alternativa di turismo e un approccio più consono al territorio (inteso come insieme di cultura, socialità, gastronomia, enologia, tradizioni, produzioni locali, lavoro, ecosistema terrestre e marino), nasce dalla necessità di superare le attuali politiche comunali relative al turismo e all’ambiente. I nostri amministratori, infatti, sono portati a pensare che saranno nuove grandi opere, come il Resort Village e il porto turistico, le più idonee ad attrarre turismo. Al contrario, l’idea di turismo che a noi più convince è quella relativa ad un approccio meno invadente e più rispettoso per il territorio. L’ostello di Zona 22 rappresenta un progetto apripista per un’idea più ampia di “albergo diffuso” che potrebbe, all’interno del Parco della Costa Teatina, sostituire egregiamente il progetto faraonico del Resort Village, coinvolgendo in modo diretto la cittadinanza e dando nuova vita e anima a tutte le strutture in disuso, abbandonate e dimenticate, del territorio. Qui il dossier completo “Zona 22. Dal recupero alla riprogettazione”https://zonaventidue.files.wordpress.com/2014/04/zona-progetto-web_vers.pdf

Dati tecnici:

C’è la possibilità di:

  • cucinare e mangiare in ostello: sono a disposizione cucina, forno, frigo, pentole e stoviglie
  • fare la doccia calda al coperto o la doccia solare in giardino
  • utilizzare le biciclette autorecuperate dalla ciclofficina di Zona 22 per andare al mare e per uscire in paese
  • usare il giardino per prendere il sole sulle sdraio o per fare ginnastica
  • portare con sé il proprio cane
  • essere completamente indipendenti negli orari. Ognuno avrà la propria chiave per entrare e uscire

In cambio dell’ospitalità chiediamo solo alcune cose:

  1. fare la raccolta differenziata dei rifiuti
  2. portare da casa le lenzuola e gli asciugamani
  3. prenotare con un po’ di anticipo al numero 3331151359

PS: per chi viene per la prima volta: portate ciabatte comode dato che in spiaggia ci sono i sassi e una felpa dato che di sera c’è sempre freschetto! Noi la crisi l’anneghiamo…tutti al mare a Zona 22!!!

pallavolo

 

La Polisportiva Arrembaggio organizza per le prime 2 settimane di Luglio un torneo misto di pallavolo 3X3 che si disputerà nella palestra in via Dante a San Vito Chietino. La quota di partecipazione è di 100,00 € a squadra con massimo 10 iscritti. Le partite avranno inizio alle ore 21. Le squadre interessate a parteciparvi possono contattare per le info i seguenti numeri: Francesca 3275331862 oppure Giovanna 3201943193.

 

Evento FB

10430417_570782983035179_475398832218059507_n
Il laboratorio è rivolto a bambin* e ragazz* da 8 a 11 anni.
A partire dal gioco ci si conosce sviluppando l’ascolto reciproco e si lavora alla scoperta dei personaggi, alla ideazione e realizzazione di maschere ed alla loro messa in scena. 
Il laboratorio si suddivide in due parti fondamentali. La parte iniziale sarà mirata all’ascolto di racconti presi dalla novellistica popolare abruzzese.
Storie antiche e locali, autentiche, che appaiono forse un po’ stordite in questo mondo-tecnologico ma ancora pronte a dar risposte al bisogno di creatività insito in ogni bambin*/ragazz*. 
Fiabe che forniranno elementi di spunto per l’ individuazione dei personaggi e la loro caratterizzazione da parte di ogni partecipante che poi affronterà aspetti manipolativi per la costruzione della maschera da usare per la teatralizzazione del proprio personaggio. 
Gli incontri si articoleranno in una serie di giochi-esercizi e in improvvisazioni-drammatizzazioni, coordinati da GABRIELE TINARI, curatore del laboratorio, con la collaborazione di ZONA VENTIDUE, al fine di garantire il coinvolgimento di tutt* i/le bambin* e lo svolgersi dell’attività in un clima totalmente ludico e non competitivo.
Alla fine del laboratorio ogni partecipante indosserà la maschera realizzata e la farà vivere attraverso la sperimentazione teatrale.
Ci si può iscrivere telefonicamente al nr. 3392319718 oppure direttamente al primo incontro fissato per venerdì 13 giugno alle ore 17:30 presso Zona22.
L’attività degli operatori è totalmente gratuita e volontaria. Occorreranno comunque materiali anche per la realizzazione delle maschere (che poi i partecipanti porteranno a casa). Pertano, al momento dell’iscrizione, è previsto il versamento di una quota simbolica pari ad euro 5,00. L’importo verrà interamene utilizzato per l’acquisto di materie prime quali colla, colori, garze, carta, argilla etc. etc.
Il percorso laboratoriale si terrà nei pomeriggi dalle ore 17:30 alle ore 19:30, seguendo il presente calendario: 
– venerdì 13 giugno
– Sabato 14 giugno
– Martedì 17 giugno
– Giovedì 19 giugno
– Sabato 21 giugno
– Martedì 24 giugno
– Giovedì 26 giugno
– Venerdì 27 giugno
– Sabato 28 giugno
– Martedì 1 luglio
– Giovedì 3 luglio 
– Martedì 8 luglio
– Giovedì 10 luglio
– Sabato 12 luglio: giornata conclusiva (a partire dalle 17:30 per i ragazz* partecipanti) 
ed alle ore 19:00 SPETTACOLO APERTO AL PUBBLICO ED APERITIVO PREPARATO DA ZONA22

EVENTO FB

10325719_566661653447312_1610938246970154671_n

 

Il 2 GIUGNO 2014 

Zona 22, Genuino Clandestino ed il Collettivo TerraMani 

vi invitano a partecipare alla giornata

//GENUINO CLANDESTINO//
presso ZONA VENTIDUE in VIA CADUTI DEL LAVORO a SAN VITO MARINA

/////////////////////////////////////////////////////////////////////////

//PROGRAMMA DELLA GIORNATA//

Dalle ore 15:00
ESPOSIZIONE DI PRODOTTO AGRICOLI ED ARTIGIANALI

Dalle ore 16:30 LABORATORI CREATIVI PER BAMBINI

Dalle ore 16:30-18:00 LABORATORI O “ERBE SELVATICHE”

Ore 18.30 LABORATORIO “IMPARARE A PRODURRE IL FORMAGGIO”

a SEGUIRE:
suonata itinerante de LU SOL ALLAVATE
e APERITIVO CENATO! // Vi invitiamo a portare con voi piatti e bicchieri lavabili! Questo evento è A RIFIUTI ZERO!//

IN SERATA
proiezione del video
GENUINO CLANDESTINO

//////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////////

Genuino clandestino è una rete nazionale di comunità in lotta per l’Autodeterminazione alimentare. Pratica la difesa della terra, al fianco di quanti si battono per la tutela dei beni comuni con una resistenza di lotta, fatica, sudore, passione e amore opponendosi alla logica del capitale che distrugge i territori per il profitto di pochi a danno delle popolazioni.

Genuino Clandestino è un MOVIMENTO ANTIRAZZISTA, ANTIFASCISTA E ANTISESSISTA.

TerraMani è un collettivo abruzzese che porta avanti le tematiche di Genuino Clandestino sul territorio. Nato nel 2012 ad opera di un gruppo di piccoli agricoltori, allevatori e artigiani abruzzesi, il collettivo è impegnato nel sostenere e diffondere un diverso modo di produrre e commercializzare, improntato al rispetto della MadreTerra , alla dignità del lavoro contadino e artigiano, alla condivisione di valori anche con i consumatori.
Gli espositori della giornata contribuiscono alla campagna con un contributo libero.

 

link evento facebook

10273318_785474748143273_748245596468139087_o

 

 

17 MAGGIO 2014
Chiamata alla manifestazione nazionale per i beni comuni, contro le privatizzazioni



IL MOVIMENTO FA BENE
Allunga il passo. Mettiti in gioco. Oltrepassa i limiti.

1, 2, 3… Respira.
Il movimento fa bene: libera energie vitali, immaginative e creative.
Negli ultimi mesi lo spazio è diventato stretto, provvedimenti minacciosi restringono le libertà personali e collettive: divieti di manifestare in città, sgomberi, processi, arresti, campagne diffamatorie sui media. I corpi vogliono essere liberi di circolare, desiderare senza limitazioni, decidere senza imposizioni.

5, 6, 7… Abbiamo bisogno di aria. Apri i polmoni, prendi spazio.
I cortei nel centro di Roma sono vietati? Questo non è un corteo. È una corsa ad ostacoli, un campo da gioco, una gara podistica. L’attivismo è uno sport di massa.

58, 59, 60… La città, di chi è? Di chi ogni giorno l’attraversa, la costruisce, la vive. Il 17 maggio i beni comuni scendono in strada per tenersi in forma. Praticano discipline diverse, ma la spinta è comune. Ed oltrepassa i confini: tutta l’Europa è in movimento. L’Europa è il nostro campo d’azione.

>>Primo step _la CULTURA è un bene comune, non un privilegio: le persone parlano, immaginano, entrano in relazione e così producono cultura. La produzione, l’accesso e la circolazione dei saperi devono essere liberi e tutelati dalle limitazioni e dalla messa a profitto.
La cultura è un bene particolarissimo: più ne consumi, più si diffonde.

>>Secondo step_ il lavoro è diventato sinonimo di precarietà, vogliamo REDDITO come restituzione del lavoro sfruttato e non pagato, della formazione non riconosciuta: diritto all’abitare, alla salute, a vivere una vita degna. Volete identificarci? La nostra identità è multipla e plurale.

>>Terzo step_i commons si attivano se le persone li attivano, emergono dalle lotte. È una continua metamorfosi: OCCUPARE vuol dire riappropriarci di ciò che viene sottratto al godimento comune per restituirlo a tutt* senza esclusioni. Attraverso pratiche costituenti creiamo nuove istituzioni, nuove relazioni, nuove forma di vita.

107, 108. Guarda lo spazio intorno come fosse la prima volta. Lasciati attrarre dai particolari. La città è nostra, ora.
Essere in forma è tutto.

#17M
#ilmovimentofabene
#benicomuni
#muoviti
#commons
#europe
#podismo

Appello generale: https://www.facebook.com/events/246765818843326/?fref=ts

::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

COMUNICATO

Le retoriche del contenimento del debito pubblico, dell’austerity e del contrasto alla crisi hanno fornito in questi anni la giustificazione all’esproprio continuato di risorse, servizi e diritti di tutt*. L’appropriazione indebita di ciò che è comune, la svendita del patrimonio pubblico, lo smantellamento progressivo di garanzie e servizi, costituiscono il vero obiettivo della ristrutturazione neoliberale in atto: la privatizzazione e la concentrazione nelle mani di pochi dei beni comuni, la mercificazione e lo sfruttamento della vita in ogni suo aspetto.

L’Italia in questi anni ha costituito un vero e proprio laboratorio politico di lotte sui commons. La vittoria referendaria del movimento per l’acqua bene comune del giugno 2011 ha fatto da precedente e posto al centro dell’attuale gestione neoliberale della crisi la lotta per l’accesso e per la gestione comune delle risorse e dei servizi essenziali, siano essi beni “materiali” o “immateriali”.
I commons, sia quando si riferiscono a risorse naturali, sia quando attengono al sapere, alla conoscenza, allo spazio pubblico, sono sempre il prodotto di un’attività sociale cooperativa. In entrambi i casi al centro si pone la tematica dell’accesso ai servizi e della loro condivisione, non la preservazione di una supposta natura originaria dei beni.
È la città, infatti, il terreno in cui il tema dei commons si è rideclinato e ha preso corpo in molteplici esperienze di autogoverno, pratiche di occupazione e riappropriazione che hanno avuto come filo conduttore la lotta contro la proprietà e la privatizzazione del patrimonio e delle risorse comuni: dalle occupazioni dei teatri, dei cinema, delle fabbriche dismesse alle lotte per la salvaguardia e la riconversione ambientale.

Tra le pieghe della metropoli si articolano esperimenti di resistenza e sperimentazione che risignificano pratiche come l’occupazione e l’autogestione di spazi sottratti alla speculazione e alla privatizzazione, pratiche immediatamente costituenti che definiscono prototipi di istituzioni del comune: qui si producono cultura indipendente, welfare dal basso e reddito indiretto, autorganizzazione sindacale, economie alternative, circolazione delle conoscenze, si combatte contro la rendita, si pratica il diritto all’abitare, si costruisce spazio pubblico.

Il 17 maggio tutte queste lotte avranno la possibilità di ritrovarsi a Roma in una grande manifestazione nazionale che oggi assume la duplice valenza di costituire occasione di convergenza e di rilancio e di riaprire un piano largo di legittimità contro le ipotesi restrittive e repressive dei diritti e della libertà paventate in queste settimane dal governo Renzi. Si pensi alla proposta incostituzionale di vietare i cortei nel centro di Roma come a quella a dir poco grottesca del Ministro Alfano di introdurre forme di identificazione preventiva per i manifestanti “non pacificati”.
Noi, lavoratori precari, intermittenti dello spettacolo, studenti universitari, partite Iva, cittadini e comitati in lotta per il diritto alla città, tutti a vario titolo comunardi, attraverseremo la manifestazione consapevoli di questa duplice emergenza: tradurre la molecolarità delle lotte sui commons in un piano costituente e transnazionale e decostruire la retorica dei buoni e dei cattivi.

La manifestazione del 17 maggio si colloca all’interno della settimana di mobilitazione “solidarietà oltre i confini – costruire la democrazia dal basso” lanciata dal network Blockupy, a ridosso delle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo.
Proprio l’Europa, meglio la necessità di rilanciare una pratica di movimento europeista e radicale, federalista, in grado di connettere differenti autonomie, dentro e contro il federalismo esecutivo della Troika, è oggi questione non più rimandabile nella discussione e nelle pratiche dei movimenti.
Le lotte sui commons in Italia hanno trovato di fronte a loro un pesante blocco politico-istituzionale. In questi ultimi anni solo alcune coraggiose sentenze della Corte Costituzionale sembrano aver fatto da freno all’offensiva di un’azione di governo e di governance sempre più incessante, volta alla compressione dei diritti, dei salari e alla privatizzazione dei commons. Ciò evidentemente non basta, non basta affermare la legittimità dei beni comuni attenstandosi semplicemente sul piano delle Costituzioni nazionali. L’offensiva della governance neoliberale si muove su più livelli, deborda i confini degli Stati nazione e utilizza questi ultimi come luoghi privilegiati per creare nuove gerarchie, barriere e impoverimento.
L’Europa è per noi lo spazio minimo di azione politica dei movimenti nonché il luogo di individuazione, fisica e politica, del nemico da combattere. Non c’è lotta che possa vincere rimanendo confinata all’interno degli Stati nazione. L’Europa è uno spazio striato, continuamente ridisegnato dai movimenti del capitale finanziario ma prima ancora dalle rotte delle migrazioni e dagli spostamenti della forza lavoro precaria e giovanile, in particolare del Sud, alla ricerca di fette di welfare di cui riappropriarsi.
Alla spazialità del capitalismo finanziario non possiamo certo opporre nuovi sovranismi, comunitarismi o territorialismi. L’Europa è per noi lo spazio dove tentare di costruire reti, connessioni trasversali, tra città, territori sociali, lo spazio non lineare per un’azione politica comune e multilivello, il luogo di una continua apertura, verso Est e verso il Mediterraneo. L’Europa è oggi il nostro campo di battaglia.

Infine, nei giorni in cui il Parlamento si prepara a convertire in legge il Jobs Act, vediamo profondamente connesse le lotte sui commons e quelle per il reddito e contro la precarietà. la materialità della posta in gioco è esattamente la stessa: la dignità e l’autonomia dei soggetti, l’opposizione a politiche che alienano risorse, comprimono i salari, erodono diritti e sottraggono reddito. Lottare per i commons è rivendicare reddito per tutti, salari degni e svincolare l’attività libera, creativa e cooperativa dal ricatto della precarietà.

Comunard* di tutta europa uniti

 

Link evento facebook

10150728_547000122080132_4784553426561154371_n

I diritti non hanno frontiere né confini. 
Siamo cittadini del mondo. Liberi di essere, di andare, di restare. Partigiani di ieri e di oggi.

Mare Nostrum è il nome utilizzato dal Governo Italiano per definire l’operazione militare di controllo dei flussi migratori che interessano il Mar Mediterraneo meridionale. Per noi Mare Nostrum rappresenta un insopportabile paradosso. L’idea romantica del mare inteso come un luogo di viaggio, di ricerca e di libertà, violata da un’Europa che pensa al mare come ad una grande frontiera in cui selezionare chi muore e chi arriva, imprimendogli il marchio di un confine che si porterà dietro nella bara o nella vita di stenti che lo aspetta.
Quest’anno Zona 22 ricorderà la Liberazione dal nazifascismo attraverso i volti e le storie di donne e uomini che ancora oggi, da una sponda all’altra del Mar Mediterraneo, sono oppressi da regimi autoritari, nel tentativo di combatterli e di resistervi. Persone che decidono di lasciare il proprio paese di origine e di mettersi in cammino, valicando un confine dietro l’altro. Sperando in un viaggio verso la democrazia e la libertà.
Nel corso della giornata discuteremo della Carta di Lampedusa, frutto dell’incontro di molteplici realtà e persone che si sono ritrovate a Lampedusa dal 31 gennaio al 2 febbraio 2014, dopo la morte di più di 600 donne, uomini e bambini nei naufragi del 3 e dell’11 ottobre 2013, ultimi episodi di un Mediterraneo trasformatosi in cimitero marino per le responsabilità delle politiche di governo e di controllo delle migrazioni.
Proveremo anche a fare il punto della situazione sulle condizioni di accoglienza e di inclusione che il nostro territorio, l’Abruzzo, offre ai migranti in arrivo in questi ultimi mesi. Quanti profughi sono oggi ospitati nella nostra Regione? Quali enti si occupano di loro? E con quali prospettive?

Lampedusa (Europa).
L’ideazione della mostra fotografica, realizzata dagli attivisti della rete AnomaliaParma, nasce, a febbraio, durante la tre giorni trascorsa sull’isola, porta d’Europa, per la stesura della Carta di Lampedusa. Immagini e parole su legno. Il legno delle barche che, una volta approdate/naufragate sull’isola di Lampedusa, vengono messe sotto sequestro e poi abbandonate in discarica, lontane degli occhi , lontane dal cuore. L’ispirazione per queste cornici un po’ insolite nasce dall’esigenza di ridare agli oggetti, alle barche, ai giubbotti galleggianti, ai vestiti, alle scarpe e ai pezzi di legno una propria identità e delle storie da raccontare. Le foto raffigurano il cimitero delle barche, posto sotto sequestro e sorvegliato 24 ore su 24 dall’occhio vigile dei militari, il centro d’accoglienza di Lampedusa, le tombe dei migranti non identificati e porto M., sede del collettivo lampedusano Askavusa.
Tra una sezione di foto e l’ altra sarà possibile leggere estratti della Carta di Lampedusa sulla libertà di resistere, la libertà di restare e libertà di movimento.

Sono invitati a partecipare tutte e tutti coloro che pensano che il 25 aprile debba vivere oltre le ricorrenze e la memoria, e debba sempre essere ri-articolato come una lotta comune contro i vecchi e i nuovi fascismi. Le leggi che regolamentano le migrazioni oggi in Europa, e in particolare in Italia, rappresentano un ostacolo alla libertà e all’autodeterminazione dei popoli. Per questo pensiamo che la Carta di Lampedusa esprima un’idea di cambiamento indispensabile che dobbiamo sostenere e diffondere, anche in Abruzzo.
Invitiamo le sedi locali delle associazioni firmatarie della Carta di Lampedusa a partecipare al dibattito: Arci, Un ponte per, Libera, Usb, Legambiente, Emergency, Cobas, Arci Gay, Amnesty, Antigone, Giuristi Democratici, Anpi etc.

PROGRAMMA DELLA GIORNATA:

dalle ore 16.00
– Lampedusa (Europa). Esposizione della mostra fotografica realizzata dagli attivisti della rete AnomaliaParma e della scuola di italiano per migranti A voce alta.
– Mare chiuso. Proiezione del videodocumentario di Andrea Segre e Stefano Liberti, ZaLab 2012.
– Presentazione della Carta di Lampedusa e assemblea aperta sui diritti di cittadinanza e l’accoglienza dei migranti in Abruzzo, per dire basta ai respingimenti e ai Cie!

dalle ore 20.00 Aperi/cena e Musica!

Per un 25 aprile con il cuore antifascista e con gli occhi puntati su un’Europa dei diritti e dell’inclusione.

Zona 22
Via Caduti sul Lavoro 4
San Vito Marina (CH)

Link utili:

– La Carta di Lampedusa:
http://www.meltingpot.org/La-Carta-di-Lampedusa-18912.html#.U1EuAaJVWJp
– La mostra fotografica Lampedusa (Europa).
http://www.anomaliaparma.org/2014/02/01/lampedusa-europa/
– Mare chiuso – ZaLab
www.zalab.org/progetti-it/14/#.U1FA7qJVWJo